giovedì 19 maggio 2011

BENZINA: IL PETROLIO SCENDE, MA I PREZZI SONO SEMPRE FERMI SUI LIVELLI ALTISSIMI RAGGIUNTI NEI GIORNI SCORSI. SE IL GOVERNO SI DECIDERA' AD INTERVENIRE, E SAREBBE ORA, CI AUGURIAMO SOLO CHE NON DISPONGA ULTERIORI AUMENTI!

Continua l’evidente dimostrazione del meccanismo della doppia velocità.
Da settimane a questa parte, infatti, il petrolio ha registrato un calo di oltre il 12%. La benzina, invece, è praticamente ferma sempre sui livelli elevatissimi mai raggiunti prima (nemmeno quando nel luglio 2008 ci fu il picco di 147 Dollari al barile). Un andamento inaccettabile, che da tempo denunciamo e per il quale chiediamo interventi immediati da parte di chi ha responsabilità di Governo.
Finora, l’unica cosa che abbiamo visto mettersi in moto, invece, è stato l’ulteriore aumento dell’accisa sui carburanti. Segno gravissimo del fatto che qualcosa non va, non solo nella determinazione dei prezzi da parte delle compagnie petrolifere, ma anche nelle scelte di Governo in questo settore. Secondo gli studi dell’O.N.F. che tengono conto del cambio Euro-Dollaro, attualmente i sovrapprezzi per il costo industriale della benzina ammontano a 12 centesimi al litro che, vista l’enorme quantità di erogato, generano immensi guadagni spartiti tra la filiera petrolifera (1 miliardo e 872 milioni di Euro annui in più) e l’Erario, per via dell’aumento della tassazione (468 milioni di Euro annui in più). Sicuramente sarà questa la ragione per cui il Governo, al posto di avviare seri controlli e verifiche su questi meccanismi del tutto ingiustificati, con la realizzazione di un’apposita Commissione ISTITUZIONALE sulla doppia velocità (peraltro già convenuta nel protocollo con la filiera petrolifera), si ostina a non fare un bel nulla per affrontare la situazione (oltre, come già detto, contribuire a peggiorarla aumentando in maniera “geniale” l’accisa). A pagarne le conseguenze sono gli automobilisti: rispetto allo scorso anno, per i carburanti i cittadini hanno subito un aumento di 410 Euro (precisamente 240 Euro in più annui per i soli costi diretti + 170 Euro per i costi indiretti dovuti al fatto che buona parte dei beni è trasportata su gomma). Sono estremamente preoccupanti, infatti, le ricadute sui prezzi dei generi alimentari, soprattutto per le famiglie meno abbienti.

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