mercoledì 4 maggio 2011

ENERGIA: POLITICHE E MERCATO DELL' ENERGIA POST LIBERALIZZAZIONE. BENEFICI E CRITICITA' PER I CONSUMATORI. QUALI PROSPETTIVE?

Si è svolto oggi a Roma un interessante Convegno organizzato dalla Federconsumatori per fare il punto sulla situazione del mercato dell’energia, con il contributo di REF e con la qualificata partecipazione di: Ministero dello Sviluppo Economico, Autorità per l’Energia, Acquirente Unico, Confindustria, Enel, Legambiente, F.S. Sostenibile, Partito Democratico.
Il mercato dell’elettricità ha attraversato negli ultimi anni un periodo di forte trasformazione:  dalla liberalizzazione alla recente introduzione delle tariffe biorarie per il mercato di maggior tutela, mostrando tuttavia numerose criticità assieme ad indubbi benefici.
Tutti mutamenti in linea con la volontà di conseguire una maggiore efficienza e, al tempo stesso, realizzare un mercato più trasparente e concorrenziale.
Obiettivi che sono stati raggiunti solo in parte. Quello che è emerso dal convegno, infatti, è che gli italiani hanno dimostrato di credere nelle possibilità aperte dal mercato libero, ma, dall’altra parte, vi è ancora un ampio margine di miglioramento, sia nei termini del risparmio consentito dalle offerte del mercato libero ancora troppo esigue ed in calo rispetto alle offerte di un anno fa, sia per quanto riguarda la qualità del rapporto tra i consumatori e le aziende fornitrici di elettricità e di gas.
Sono ancora troppi, infatti, i sabotaggi del mercato attivati dalle aziende che abusano della libertà d’azione della regolazione, fino ad operare spesso ai limiti, ed in diversi casi oltre la legalità in particolare, con le pratiche commerciali scorrette oggetto di ripetute sanzioni.
Pertanto la Federconsumatori ribadisce la necessità di interventi per una regolamentazione “più efficace”, che tuteli i diritti dei consumatori garantendo loro la possibilità di ottenere rimborsi e risarcimenti in tempi ragionevoli valorizzando le procedure di conciliazioni extragiudiziali paritetiche, nonché l’avvio di misure tese ad incrementare la competitività e la trasparenza nel mercato dell’elettricità e del gas per i consumatori domestici.
Si ritiene indispensabile, perciò, eliminare l’incidenza delle imposte e dell’IVA su tutti gli oneri di sistema, iniziando da quello (A3) per le fonti rinnovabili e quello per lo smantellamento delle vecchie centrali nucleari: ciò per evitare che lo Stato, tramite la tassazione, lucri sulle tasche dei cittadini contribuendo a gonfiare i costi in bolletta e freni lo sviluppo. Oltre a ridurre l’eccessiva imposizione fiscale, che incide su ogni metro cubo di metano consumato per il 37% e prevedere la sterilizzazione automatica degli aumenti dell’IVA con il crescere del costo della materia prima, che si generano automaticamente ad ogni aumento trimestrale della medesima  (considerando che dal 2010 ad oggi abbiamo ben 126 Euro di aumenti che si sono accumulati).
Lo sviluppo delle fonti rinnovabili per la produzione dell’elettricità e del risparmio energetico dovrà essere l’asse portante della politica energetica del Paese, acquisendo un crescente consenso dei cittadini, informandoli dei possibili vantaggi conseguibili e rimodulandone la partecipazione ai finanziamenti.  
La tesi Federconsumatori è che occorrono interventi regolatori per correlare i prezzi dell’elettricità alla riduzione dei costi, in sintonia con il modello tedesco, in modo da trasferire ai consumatori i guadagni di efficienza dall’innovazione tecnologica degli impianti di produzione da combustibili fossili e da fonti rinnovabili.

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