Ormai la situazione di grave crisi è sotto gli occhi di tutti.
Nonostante le rosee stime di Confcommercio sulla timida ripresa dei
consumi, tra l’altro molto lontane dai dati raccolti dal nostro
Osservatorio (che attestano una caduta dei consumi -6,5% negli
ultimi 3 anni), tutti i segnali dimostrano ancora uno scenario a dir
poco allarmante. I consumi ed il potere di acquisto, infatti, sono in caduta
verticale. Persino il credito al consumo ed i consumi alimentari, gli
ultimi ad essere intaccati in una situazione di crisi, registrano una
contrazione, rispettivamente del -5,3% (a consuntivo 2010) e del -3,6%. Addirittura il PIL al Sud è pressoché azzerato. Il Governo, di fronte a questa situazione preoccupante, anziché
“rimboccarsi le maniche” ed avviare misure concrete per rilanciare
l’economia del nostro Paese attraverso le misure che richiediamo da
sempre: sostegno della domanda di mercato che preveda la detassazione di
almeno 1.200 Euro annui per le famiglie a reddito fisso e rilancio
degli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca, pensa solo a
discutere del trasferimento di alcuni Ministeri al Nord. È inammissibile e da veri irresponsabili continuare ad agire in questo modo. Senza interventi da parte di chi ha responsabilità di Governo,
infatti, le cose non potranno che peggiorare, e quanto accaduto finora
ne è la piena testimonianza. Anche i cittadini che si rivolgono quotidianamente presso i nostri
sportelli la pensano così e rivendicano misure serie ed urgenti per
risollevare la situazione.
Non ci stancheremo di ripetere che le risorse per avviare una ripresa ci sono, e possono essere recuperate attraverso:
- intensificazione della lotta all’evasione fiscale,
- tassazione sulle rendite finanziarie,
- tassazione sugli alti patrimoni,
- manovre solidaristiche da parte degli alti redditi.
Nessun commento:
Posta un commento