INFLAZIONE: GRAVISSIMO IL TASSO ANCORA AL +2,6%. URGONO MISURE DI RILANCIO DELLA DOMANDA DI MERCATO, AGENDO SU EVASIONE FISCALE E GRANDI PATRIMONI, SENZA SCONVOLGERE LA FINANZA PUBBLICA.

Si conferma anche a maggio il dato gravissimo relativo al tasso di inflazione al +2,6%. Un andamento che, come abbiamo già affermato più e più volte, riteniamo ingiustificato ed immotivato, dal momento che i consumi ed il potere di acquisto delle famiglie, invece, continuano a diminuire di giorno in giorno! In particolare ci preoccupa la crescita dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa” ovvero dei prodotti acquistati con maggiore frequenza, cresciuti addirittura del +3,5%. Un dato francamente inspiegabile a fronte del crollo dei consumi nel settore alimentare, stimato del -3,6%. Alla crescita dei prezzi contribuisce in maniera determinante anche il continuo aumento dei carburanti, che pesa sulle tasche dei cittadini non solo in maniera diretta (per i pieni di carburante), ma anche in maniera indiretta (per il costo del trasporto su gomma dei beni di largo consumo). Non dimentichiamo, poi, il grande contributo del Governo che, con l’aumento dell’accisa, sicuramente ha peggiorato ulteriormente una situazione già tragica. “Di fronte a questo andamento è ora di prendere provvedimenti più adeguati e responsabili, perché i cittadini rivendicano a gran voce risposte concrete.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Prima di tutto è necessario disporre severi controlli e verifiche per eliminare ogni traccia di speculazione, e avviare le misure necessarie a rilanciare la domanda di mercato senza, però, sconvolgere la finanza pubblica. Le misure che proponiamo da tempo, infatti, rivendicano un rilancio del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso, attraverso una detassazione di almeno 1.200 Euro annui, ma senza intaccare e peggiorare la situazione dei bilanci pubblici. Le risorse per tale operazione, infatti, sono da ricercare attraverso: -         Strenua lotta all’evasione fiscale, -         Tassazione rendite finanziare al 20%, -         Tassazione dei grandi patrimoni, -         Quota solidaristica da parte degli alti redditi oltre i 100.000 Euro.