Testo della petizione del settembre 2010
Al Presidente della Giunta Regionale
Commissario ad Acta per il piano di Rientro
On. Stefano Caldoro
Petizione per la salvaguardia e riqualificazione dell'Ospedale Annunziata.
Il Piano di riassetto della rete ospedaliera e territoriale, recentemente da Lei sottoposto ai Ministeri competenti e dagli stessi approvato, prevede l'aggregazione dell'Ospedale SS.Annunziata all'azienda Santobono-Pausillipon per costituire l'Azienda Unica Pediatrica della Regione Campania. Tale processo può rappresentare un'occasione per l'assistenza pediatrica in Campania, con la creazione di un'Azienda di eccellenza che possa essere di riferimento non solo per la nostra Regione, ma anche per altre Regioni, come già accadde in altre realtà nazionali.
Un simile, ambizioso obiettivo richiede, tuttavia, idonea origettazione e consistenti investimenti ed il suo perseguimento deve necessariamente essere esplicitamente dichiarato ed adeguatamente supportato dalle Istituzioni Regionali.
In mancanza di quanto sopra, sono legittimati i dubbi che l'aggregazione dell'Annunziata all'A.O. Unica Pediatrica sia dettata prevalentemente da esigenze di mero risparmio di spesa e possa rappresentare per lo stesso ospedale una sorta di ambigua e rischiosa "cessione di ramo di azienda".
Preoccupari di ciò, i sottoscrittori della presente petizione Le chiedono quanto segue:
- che la suddetta aggregazione rappresenti un'occasione di riqualificazione dell'Annunziata nella funzione di Polo materno-infantile della costituenda nuova azienda, salvaguardandone la secolare storia e vocazione nonchè mantenendone e valorizzandone l'attuale allocazione che risulta strategica per un vastissimo e popoloso territorio sia cittadino che della provincia.
- che le istituzione Regionali si assumono direttamente le proprie responsabilità programmatorie, senza deleghe a tecnici assillati da valutazioni prevalentemente economicistiche.
- che nella costituenda azienda, che per sua stessa denominazione avrà la propria principale missione nella cura del bambino, venga adeguatamente assicurata la salute della madre.
- che l'inserimento in un'Azienda Ospedaliera non sia di ostacolo alla necessaria integrazione tra ospedale e territorio nella tutela della salute della madre e del bambino.
- che il processo di aggregazione sia gestito nel rispetto delle elevate professionalità che da anni operano all'Annunziata.
A tal fine i sottoscrittori dell presente petizione Le chiedono di ricevere una propria delegazione appositamente costituita per la savaguardia e la riqualificazione dell'Ospedale Annunziata, a mezzo della quale saranno messi al corrente sul prosieguo della petizione stessa, con le modalità individualmente indicate ed autorizzate a parte all'atto della sottoscrizione.
Aggiornamento della situazione ad aprile 2011
- La petizione scaturiva dalla lettura di una prima versione del decreto di riordino della rete ospedaliera. Il successivo Decreto del settembre2010, approvato dai ministeri competenti, confermò l'aggregazione dell'Ospedale S.S. Annunziata all'azienda Santobono-Pausillipon, per costituire la nuova Azienda Ospedaliera"Polo Unico Pediatrico" di rilievo Nazionale, con tutti i suoi posti letto ed attività comprese pertanto la maternità, con pronto soccorso ostetrico e la terapia intensiva nenatale (TIN). Anche il decreto di riassetto dei Laboratori del mese di ottobre, anchesso approvato dai ministeri competenti, confermava la programmazione di una struttura aperta 24 ore al giorno e funzionante al pieno delle proprie potenzialità.
- Il direttore dell'azienda Santobono-Pausillipon progettò di conseguenza per l'Ospedalle S.S. Annunziata, un Ospedale Materno.Infantile funzionante 24 ore al giorno.
- L'Ospedale è entrato poi in una fase di disagio organizzativo perchè non più ritenuto proprio dalla A.S.L. NA-1 Centro e non ancora inserito nella Nuova Azienda.
- Il 16 Marzo il Presidente della Giunta ha firmato un decreto (che avrebbe dovuto essere operativo in appena due settimane!) nel quale, senza adeguata motivazione, si faceva una brusca inversione di marcia: già fal 1 Aprile si sarebbe aggregata al Santobono solo la parte Pediatrica ordinaria con l'esclusione della Maternità (26 posti letto e 1400 parti nel 2009: la più produttiva di tutta l'Azienda!) e della terapia intensiva neonatale (una delle uniche due di Napoli collegata con una maternità dove far partorire le gestanti a rischio e l'unica destinata a restarenel centro di Napoli all'apertura dell'Ospedale del mare); della maternità si annunciava addirittura la chiusura (a vantaggio di chi?) e della TIN non si programmava nulla.
- Da dichiarazioni pubbliche, riportate anche dalla stampa e mai smentite, è emersa la volontà di fare del presidio un poliambulatorio, con day-hospital, aperto solo 12 ore al giorno; eliminando così anche l'accettazione urgente pediatrica che fa 33000 prestazioni all'anno: senza di essa bisogna raggiungere il pronto soccorso del Santobono già superaffollato dopo la chiusura di quello pediatrico del Cardarelli
DI FATTO ERA LA CHIUSURA DELL'OSPEDALE!
- In pochi giorni si è costituito il Comitato per la salvezza dell'Ospedale S.S. Annunziata e si è fatta il 25 Marzo la MANIFESTAZIONE "ABBRACCIAMO L'ANNUNZIATA" con una eccezionale partecipazione (gente del quartiere, operatori, persone che hanno apprezzato nel tempo il valore dell'Ospedale) ad un eco straordinaria sui mezzi di comunicazione (i principali quotidiani, la RAI e diverse TV private)
- Grazie anche al successo della manifestazione ed alla sensibilità di alcuni interlocutori istituzionali SI é OTTENUTA LA SOSPENSIONE DEL DECRETO DI MARZO!
- Ora bisogna continuare la mobilitazione per favorire l'accoglimento della petizione.
AGGIORNAMENTO DELLA PETIZIONE
Ritornare, nei tre mesi della sospensione, a quanto previsto dal primo Decreto (approvato solo pochi mesi fa) progettando quella grande azienda pediatrica, dotata di Maternità come le più prestigiose del nostro paese, senza ripensamenti e senza fasi di caos organizzativo, salvaguardando il ruolo fraterno-infantile del presidio, nella sua funzionalità 24 ore al giorno, nel centro della città.
Chiunque volesse firmare la petizione e sostenere questa causa può passare alla sede della Federconsumatori di Napoli sita al Corso Umberto I, 381 a Napoli. Grazie per l'attenzione e per le eventuali condivisioni. Facciamo girare su ogni piattaforma e social network a cui siamo iscritti.
Nessun commento:
Posta un commento