Si conferma gravissimo il dato relativo all’inflazione al +2,7%, al top dal 2008. Un dato
davvero allarmante ed ingiustificato, soprattutto visto nel quadro di
insieme della situazione economica del nostro Paese. Ci
troviamo, infatti, davanti a una continua ed inarrestabile riduzione del
potere di acquisto delle famiglie, per di più accentuata ed aggravata
dalla manovra economica e dalla decisione di aumentare, di nuovo,
l’accisa sui carburanti. A
preoccupare, in particolare, è la crescita dei prezzi dei prodotti
alimentari, che stando ai dati Istat aumentano del 3%, ovvero nella
stessa misura in cui diminuiscono i consumi in questo settore chiave,
vero e proprio termometro della crisi. Ma la situazione è ben più grave:
secondo i nostri dati, infatti, l’aumento dei prezzi nel comparto
alimentare è pari al +5%, con ricadute di spesa di +251 Euro annui. L’andamento
dei consumi in termini generali non va certo meglio: secondo l’O.N.F. –
Osservatorio Nazionale Federconsumatori quest’anno registrerà
un’ulteriore caduta stimata nel -1,5%. Un
tendenza confermata alla caduta del credito al consumo che, secondo i
primi dati, nel 2011 si attesterà intorno al -3%, testimoniando
l’estrema difficoltà delle famiglie di acquistare addirittura a rate! Di
fronte a questa situazione il Governo non è stato capace di fare altro
che aumentare nuovamente l’accisa sui carburanti, facendo cassa a spese
degli automobilisti e determinando pesantissime ricadute in termini
inflazionistici per tutti i cittadini, stimabili, tra costi diretti ed
indiretti, in +488 Euro annui. A
peggiorare la situazione ha contribuito anche la Bce con la decisione di
aumentare i tassi dello 0,25%, comportando una stangata fino a +312 Euro l'anno per 2,3 milioni di mutuatari a tasso variabile. “La
situazione è divenuta ormai insostenibile” – dichiarano Rosario
Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Per questo è indispensabile prima di tutto avviare severi controlli e verifiche per eliminare ogni ombra di speculazione. Inoltre
il Governo deve intervenire tempestivamente prendendo i dovuti
provvedimenti per sostenere la domanda di mercato e rilanciare l’intera
economia, ovvero tutto il contrario delle misure contenute nella recente
manovra economica.
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