Il
nostro severo giudizio su questa manovra iniqua e sbagliata lo abbiamo
già dato. Quel che è peggio è che le impressionanti ricadute della
manovra mettono pericolosamente in ombra altre questioni che
contribuiscono ad abbattere il potere di acquisto delle famiglie: vale a
dire l’incessante aumento di prezzi e tariffe nel nostro Paese. A
tale proposito di seguito, nella tabella 1, aggiorniamo le previsioni
dell’O.N.F. relative alla stangata per il 2011, che si fa sempre più
grave, e che crescerà ulteriormente con l’aggiunta dei costi per i
prodotti scolastici (libri e corredo).
Tabella 1
AUMENTI 2011 Euro annui
ALIMENTAZIONE (+ 5-6%) 367 euro
TRENI (ANCHE PENDOLARI) E 122 euro
TRASPORTO PUBBLICO LOCALE (+25-30%) 41 euro
SERVIZI BANCARI + MUTUI 98 euro
CARBURANTI (SENZA AUMENTO ACCISE) 240 euro
DERIVATI DEL PETROLIO,
DETERSIVI , PLASTICHE 87 euro
E PRODOTTI PER LA CASA
ASSICURAZIONE AUTO (+10-12%) 105 euro
TARIFFE AUTOSTRADALI (+2%) 37 euro
TARIFFE GAS (+7-8%) 106 euro
TARIFFE ELETTRICITA’ (+ 4-5%) 19 euro
TARIFFE ACQUA (+ 5-6%) 21 euro
TARIFFE RIFIUTI (+ 7-8%) 38 euro
RISCALDAMENTO 180 euro
TOT. 1461 euro
In aggiunta a ciò ecco, nella tabella 2, una stima delle ricadute che la manovra economica comporterà.
Tab. 2 - Stima incidenza della manovra su 24 mln di famiglie italiane.
MANOVRA
|
INCREMENTO COSTI PER FAMIGLIA
IN EURO/ANNO AL TERMINE DEL QUADRIENNIO 2011-2014
|
Sanità
7,5 Md
(a cui vanno sommati altri 4,5 Md dei tagli precedenti)
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315
|
Enti Locali
9,6 MD (3/4 su famiglie)
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296
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Pensioni
2,7 miliardi
mancata indicizzazione al 2013-2014
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102
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Benzina
solo aumento accise di 5 c/litro costi diretti
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60
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Imposta di bollo
8 MD
sui 22 milioni di deposito titoli
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333
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Totale
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1106
|
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Detrazioni familiari
Deduzioni contributi previdenziali Detrazioni sanitarie
16 MD
(pari ai 2/3 dei tagli complessivi e riferiti alle famiglie e non alle imprese)
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666
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Totale manovra
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1772
|
La
convergenza di questi due fattori (manovra + aumento di prezzi e
tariffe) comporta una drastica riduzione del potere di acquisto, che,
per di più, si inserisce in una situazione di forte contrazione dei
consumi. Alla luce di queste ricadute, infatti, si può profilare un
crollo dei consumi del -7 / -8%.
“Tutto
ciò è estremamente grave ed imporrebbe una radicale modifica della
manovra per una maggiore equità e, nello stesso tempo, per impedire
un’ulteriore contrazione del mercato che produrrebbe effetti molto
negativi sulla produzione industriale e dei servizi nel nostro Paese,
con conseguenze del tutto immaginabili.” – affermano Rosario Trefiletti
ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
Per
questo abbiamo avanzato delle proposte alternative necessarie, a nostro
parere, per risanare e rilanciare nel contempo l’economia del nostro
Paese:
- Tassa sulle transazioni finanziarie,
- Aumento tassa su rendite finanziarie (eccetto titoli di stato) a media europea del 20%,
- Più determinata lotta all’evasione fiscale,
- Tassa sui patrimoni sopra 2 milioni di Euro,
- Tagli ai costi della politica, principalmente su:
o abolizione Province,
o accorpamento piccoli comuni,
o taglio
agli stipendi dei manager pubblici, portandoli ad un livello identico a
quello dei redditi dei parlamentari, a loro volta collocati su media
europea,
o vendita
di parte delle riserve auree, al fine di avviare investimenti e/o
abbassare il debito pubblico (la vendita dell’oro serve inoltre a
calmierarne il prezzo e diminuire la propensione all’acquisto che,nei
fatti, blocca risorse per investimenti produttivi).
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