VENERDI VERRA’ DEPOSITATA CLASS ACTION CONTRO INA ASSITALIA

Venerdì 22 luglio 2011 i legali di Federconsumatori saranno a Roma per
depositare all’Ufficio Notifiche competente la class action avviata contro
Ina Assitalia. La compagnia assicurativa è rea di non aver rispettato
l’obbligo di assicurare gli automobilisti (c.d. obbligo al contrario) e di
aver violato il principio di non territorialità, sancito dall’Unione
Europea, che vieta discriminazioni sul trattamento del cliente legate al
luogo di residenza.

“L’errore di Ina Assitalia è stato quello di mettere nero su bianco questa
palese irregolarità – afferma il vicepresidente di Federconsumatori Italia
Francesco Avallone – ma la fuga dalla Campania coinvolge la quasi totalità
delle compagnie assicurative”. La class action contro Ina Assitalia segue la
multa inflitta dall’Autority alla compagnia assicurativa di 400.000 €, più
50.000 € per recidività.

“Già il 30 giugno Federconsumatori e Anai (associazione degli assicuratori)
si sono incontrate per ribadire la necessità di modificare l’attuale
legislazione in materia – continua Avallone – con particolare attenzione al
mercato dei sinistri e il sistema di bonus/malus. C’è un vuoto legislativo,
o meglio esistono leggi ormai datate che sono completamente inadeguate al
giorno d’oggi. In questo vuoto ne approfittano quanti – e parliamo di
avvocati, periti e così via – speculano sui risarcimenti che non sono
oggettivi, ossia regolamentati con certezza dallo Stato. Più delle
compagnie, è l’intero universo delle cause civili che andrebbe ricostruito.
I giudici di pace sono stracolmi di lavoro per incidenti d’auto, anche
quando la responsabilità dell’accaduto è certa e bisognerebbe solo risarcire
il conducente leso”.

Soddisfazione è espressa anche dal presidente di Federconsumatori Napoli,
Rosario Stornaiuolo, tra i padri del comitato Rc Auto e del movimento “Mo’
bast!” che ha lanciato la battaglia. “Un boom – afferma Stornaiuolo – che
sta coinvolgendo i cittadini in tutta la Campania. Basti pensare al successo
che sta avendo la nostra petizione all’Unione Europea per denunciare il
trattamento riservato al Sud dalle compagnie assicurative: stiamo
raccogliendo anche 300 firme per punto di raccolta”.