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Fonte FOTO: WEB. |
Con l’inizio dell’anno e l’aumento delle accise anche a livello regionale i prezzi della benzina hanno decisamente spiccato il volo, raggiungendo quota 1,74 Euro al litro, con punte di oltre 1,80 Euro al litro al Centro e al Sud. Le ricadute per gli automobilisti saranno drammatiche: solo in termini diretti, secondo le previsioni dell’O.N.F., gli automobilisti spenderanno per i propri pieni di benzina +192 Euro nel 2012. Un aumento incredibile, a cui vanno aggiunte le ricadute indirette (dovute all’aumento dei costi di trasporto dei beni di largo consumo). Queste ultime, lo ricordiamo, non sono pagate solo dagli automobilisti, ma indistintamente da tutti i cittadini, dal momento che incidono sulla determinazione dei prezzi dei beni. Ad incidere in maniera indiretta sulla crescita dei prezzi, inoltre, contribuisce anche l’aumento delle tariffe autostradali. Secondo le stime dell’O.N.F., solo per questi fattori (ricadute indirette carburanti e tariffe autostradali), si avrà un rincaro nel settore alimentare di +161 Euro annui. “Per questo si rende sempre più urgente intervenire sul fronte dei carburanti, prima di tutto con l’annullamento del nuovo aumento dell’IVA prospettato da settembre, che avrà effetti disastrosi sul potere di acquisto delle famiglie.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Inoltre bisogna agire in maniera determinata sul versante delle liberalizzazioni anche in questo settore, aprendo la vendita alla grande distribuzione con importanti effetti in direzione di un calmieramento dei prezzi. Infine, è necessario disporre un serio piano di controlli e verifiche sul meccanismo della doppia velocità, per contrastare in maniera determinata le intollerabili speculazioni che spesso si verificano in questo settore.
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