giovedì 12 maggio 2011

PUBBLICITA' POSTALE: SCANDALOSO IL TENTATIVO DI LEGALIZZARE, DOPO LE MOLESTIE TELEFONICHE, ANCHE QUELLE VIA POSTA.

“Questo è un Governo che istiga alla molestia” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. Dopo aver dato il via libera alle vere e proprie persecuzioni telefoniche tramite il telemarketing e dopo aver avviato una campagna disinformativa, nella quale addirittura si fa credere agli utenti che, iscrivendosi al registro delle opposizioni, saranno “meno informati”, ora si tenta di nascondere nel decreto sviluppo un provvedimento che consentirà alle aziende di intasare la buca delle lettere di tutti coloro presenti negli elenchi telefonici. Un’operazione scandalosa ed intollerabile, che va contro ogni norma di più elementare tutela della privacy.
Un vero e proprio abuso, che legalizzerà l’attività di spamming postale da parte delle aziende e delle attività commerciali. Anche dal punto di vista della gestione delle opposizioni si tratta di un pasticcio clamoroso: come fare nel caso un utente acconsenta al telemarketing e, invece, non voglia ricevere pubblicità postale? Si dovranno disporre due distinti registri delle opposizioni? Già uno non funziona, non vogliamo immaginare cosa succederebbe con due registri! Chiediamo al Governo di fare un passo indietro e che almeno questa norma scandalosa non trovi applicazione. Anzi, sarebbe necessario modificare l’intera normativa che, allo stato attuale, come ci segnalano migliaia di utenti, rivela carenze inaccettabili per cui abbiamo richiesto un urgente incontro all’Autorità.

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