Manovra iniqua e sbagliata, ai limiti della indecenza, quella che sta per essere varata
dal Governo. Bisognava far altro anziché colpire i pensionati e le
famiglie a reddito fisso. Proprio oggi l’ISTAT ci da il drammatico dato
sulla povertà in Italia: più di 8 milioni di persone, che rappresentano
il 18,6% dei nuclei familiari, vivono sotto la soglia di povertà. Ci
troviamo davanti ad un’incontrollabile riduzione del potere di acquisto
delle famiglie, accentuata ed aggravata dalla manovra economica che, da
quanto emerge dai primissimi calcoli dell’O.N.F. – Osservatorio
Nazionale Federconsumatori, potrebbe presentarsi a fine anno con una
ricaduta negativa sul potere di acquisto di circa 1500 Euro. E ciò oltre
ad aumentare il malessere delle famiglie avrà gravi ripercussioni sul
Mercato e sull’intera economia. Una
manovra che avesse voluto mettere al centro le famiglie, mettere a
posto i conti e nello stesso tempo sferzare l’economia, avrebbe dovuto:
- aumentare la tassa su rendite finanziarie (eccetto titoli di stato) a media europea del 20%,
- applicare la tassa sui patrimoni sopra 2 milioni di Euro,
- una forte e determinata lotta alla evasione fiscale,
- contributi solidaristici da alti redditi,
- realizzare forti tagli ai costi della politica, principalmente su:
· abolizione Province,
· accorpamento piccoli comuni,
· eliminazione dei multi-incarichi,
· taglio
agli stipendi dei manager pubblici, portandoli ad un livello identico a
quello dei redditi dei parlamentari, a loro volta collocati su media
europea.
Ed
invece si sono colpiti i “soliti noti” con uno spropositato aumento di
tagli al reddito ed aumento di tasse e balzelli vari. Una manovra di
vera “macelleria sociale”- sostengono Elio Lannutti e Rosario
Trefiletti.
Nessun commento:
Posta un commento