Per il ministro della salute Ferruccio Fazio, le 1300 tonnellate di rifiuti
presenti nelle strade di Napoli e le 14 mila tonnellate in tutta la
provincia partenopea non devono preoccupare i cittadini più di tanto: se
ammette che il "benessere dei cittadini è seriemente compromesso", dall'altro esclude che ci sia "emergenza sanitaria". L'associazione Adiconsum - Difesa consumatori ambiente, contattata telefonicamente da PeaceReporter ha dichiarato di non essersi ancora posta il problema né di aver iniziato alcuna attività a difesa dei cittadini. Di segno completamente opposto, fortunatamente, è l'opinione di Rosario Stornaiuolo, presidente di Federconsumatori Campania. "L'emergenza esiste eccome e quanto affermato dal ministro Fazio è un'assurdità", afferma Stornaiuolo. Federconsumatori ha preso parte a diverse discussioni con i medici napoletani da cui è emersa grande preoccupazione per lo stato di salute di anziani e bambini. "Difficile stabilire il nesso causale", dice Stornaiuolo, ma l'incremento dell'asma e delle altre patologie polmonari del dieci, venti per cento vorrà pur dire qualcosa.
L'attività di denuncia di Federconsumatori non inizia in questi giorni di crisi, ma da anni la questione della tutela del diritto alla salute è al centro delle preoccupazioni dell'associazione campana: il monitoraggio delle discariche nelle zone di Boscoreale, Boscotrecase e Chiaiano è continuo. Il dato di un costante aumento del tasso dei tumori
dovrebbe far scattare l'allarme. "È un po' come la questione
dell'amianto", bisognerà aspettare molto tempo e molte morti prima che
qualcuno ammetta la pericolosità di quei luoghi.
Presso la sede napoletana di Corso Umberto I, 381, Federconsumatori ha aperto uno sportello dove i cittadini possono presentare le proprie cartelle cliniche e avviare, attraverso l'associazione, i ricorsi contro le amministrazioni. "Tutta questa vicenda, si colloca nel disastro della nostra situazione sanitaria", sostiene Stornaiuolo. Secondo uno studio condotto in collaborazione con i farmacisti, una famiglia napoletana su quattro non riesce a pagare i ticket per le medicine. "Il diritto alla salute, a Napoli, non è garantito". A subirne gli effetti sono le categorie più deboli: gli anziani, le
donne separata con figli e i bambini. Secondo i dati Istat, un bambino napoletano su tre è povero, il che vuol dire scarse o nessuna possibilità di avere accesso alle cure.
"Se consideriamo quell'incremento del dieci, venti percento delle
patologie polmonari nei bambini, è presumibile che si tratti soprattutto
di bambini svantaggiati che vivono magari in abitazioni a livello
strada e in ambienti insalubri", afferma il presidente di
Federconsumatori.
"Il governo attuale ha fatto di tutto per attribuire le competenze della raccolta differenziata alle Province, con un aumento insostenibile della Tarsu, la tassa sui rifiuti". Federconsumatori ha presentato, in merito, un ricorso al Tar per l'aumento della tassa (tra le più alte in Italia) assolutamente ingiustificato.
Infine, l'associazione ha promosso una campagna di sensibilizzazione contro i roghi dell'immondizia che sprigionano diossina
nell'aria. Spesso è una questione di ignoranza: le gente, esasperata,
crede che il fuoco possa ripulire le strade non sapendo che la
situazione, se possibile, si aggrava.
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