Finalmente, da più fronti, giungono buone notizie sul fronte dei
rimborsi dell’IVA sulla TIA (Tariffa Igiene Ambientale), pagata
indebitamente per anni da 17 milioni di cittadini (circa 6 milioni di
famiglie). La Federconsumatori, infatti, non si è arresa di fronte alla
vergognosa e manifesta volontà del Governo di negare ai cittadini il
rimborso di questa vera e propria “tassa sulla tassa” ed ha portato
avanti iniziative concrete per far valere, una volta per tutte i diritti
dei cittadini, sanciti dalla precisa sentenza dell’Alta Corte
Costituzionale e della Cassazione a sezioni unite, che avevano
dichiarato illegittima l’IVA sulla TIA. I primi risultati sono stati ottenuti a Genova, dove un Giudice di
Pace ci ha dato ragione, condannando l’azienda AMIU Genova SPA a
restituire al cittadino richiedente gli importi versati per l’IVA pagata
indebitamente dal 2006 al 2009, per un totale di 80,70 Euro. Anche a Siena, allo stesso tempo, veniva emanata una sentenza analoga da parte della Commissiona Tributaria Provinciale. “Alla luce di queste importanti vittorie, continueremo a proporre
su tutto il territorio nazionale delle cause pilota di fronte ai Giudici
di Pace, ed invitiamo quindi i cittadini a non darsi per vinti e ad
effettuare, qualora non l’avessero già fatto, la richiesta rivolgendosi
alle nostre strutture per il rimborso di quanto indebitamente pagato.” –
dichiara Mauro Zanini, Vice Presidente Federconsumatori. Non ha funzionato, quindi, il “gioco delle tre carte” messo in atto
dal Governo, che pur di non dare applicazione alla sentenza della Corte
Costituzionale, ha aggirato in ogni modo la questione etichettando e
mascherando la nuova TIA2 (Tariffa Integrata Ambientale) come
“prestazione di servizio”, su cui è applicabile l’IVA. Ovvero come
cambiare solo il nome, senza modificare la sostanza. È ora che il Governo, di fronte al nuovo scenario delineato dai
pareri espressi a Genova e Siena, si assuma finalmente le proprie
responsabilità, facendosi carico del pieno rispetto della sentenza della
Corte: sospendendo quindi l’applicazione dell’IVA sulle bollette e
aprendo la strada ai rimborsi finora negati ai cittadini.
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