Fonte FOTO: WEB. |
L’affermazione fatta dal Presidente del Consiglio che richiederà maggiori sforzi a chi ha di più ci piace, poiché può rappresentare quella discontinuità di merito che abbiamo sempre richiesto in tema di manovre economico- finanziarie. Sin d’ora tali manovre che non ci sono piaciute affatto hanno colpito essenzialmente i soliti noti e , vogliamo ricordarlo, che le ricadute a regime impoveriranno le famiglie di 2.031 euro l’anno sul loro potere di acquisto. Ed allora per Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, un rigore equo coniugato ad una politica di sviluppo non può che indirizzarsi verso manovre che ricadano su chi detiene ricchezza e patrimoni del paese quali: una lotta determinata contro l’evasione fiscale, a partire da un incremento (15-20%) della tassa stabilita per chi ha usufruito dello scudo fiscale ed una tassazione dei patrimoni e delle rendite finanziarie. Si abbandoni inoltre ogni idea di incremento dell’IVA che avrebbe un effetto deprimente in una economia già peraltro molto depressa. Mentre un segnale forte ed immediato deve essere dato in tema di tagli della politica e dei livelli istituzionali con il superamento delle Provincie. Da sempre, infine, riteniamo che in fasi come questa non solo si possa ma si debbano utilizzare anche quote delle nostre riserve auree con obbiettivi strettamente correlati a investimenti finalizzati alla ricerca ed alla innovazione tecnologica.
Nessun commento:
Posta un commento