INFLAZIONE: IL NUOVO GOVERNO PRENDA PROVVEDIMENTI PER CONTRASTARE LE SPECULAZIONI IN ATTO E RILANCIARE DOMANDA DI MERCATO E INVESTIMENTI PER LO SVILUPPO.
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Fonte FOTO: WEB. |
Continuiamo a ribadire quanto sia grave ed allarmante la crescita del tasso di inflazione, giunto addirittura al +3,4%, record storico mai raggiunto dal 2008. In aumento che, ancora una volta, si dimostra inconcepibile, poiché in totale contraddizione con l’andamento dei consumi in netto calo. L’unica spiegazione possibile per un fenomeno simile è l’esistenza di forti volontà speculative. “Quello che ci auguriamo è che il nuovo Governo, a differenza di quello precedente, si renda conto di questo gravissimo andamento ed intervenga in maniera decisa per contrastarlo.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. La situazione, infatti, è drammatica. I consumi crollano in quasi tutti i settori, persino in quello alimentare (-4% secondo recenti studi), allo stesso tempo, però, i prezzi relativi al cosiddetto “carrello della spesa” aumentano addirittura del +4,1% e, ancora peggio, aumenteranno ulteriormente alla luce dei rincari per il gasolio (cioè il carburante utilizzato il larga parte per il trasporto dei beni). Ma non ci sono solo gli aumenti dei carburanti e dei prezzi in generale ad incidere sul potere di acquisto delle famiglie, anche la Manovra varata dal precedente Governo, nonché l’impareggiabile trovata di aumentare l’IVA pesano in maniera determinate sulle tasche dei cittadini: secondo i calcoli dell’O.N.F. la convergenza tra ricadute inflazionistiche e ricadute della manovra economica comporterà un crollo del potere di acquisto delle famiglie dal 2012 al 2014 di oltre 8.300 Euro. E, solo per quest’anno, di 1.621 Euro, con le catastrofiche ricadute che possiamo ben immaginare sul versante dei consumi e, quindi, della produzione. È indispensabile che il nuovo Governo avvii le misure necessarie ad arginare tale andamento. Le parole d’ordine dovranno essere sì rigore dei conti, ma anche e rilancio della domanda di mercato, contrasto alle speculazioni su prezzi e tariffe, ripresa degli investimenti per la ricerca e lo sviluppo. Le risorse andranno ricercate attraverso una decisa lotta all’evasione fiscale, tassazione sui grandi patrimoni e sulle rendite finanziarie, taglio ai costi della politica.
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