martedì 6 marzo 2012

BENZINA: SE RAGGIUNGERA' QUOTA 2 EURO A LITRO LE RICADUTE SARANNO PARI AD OLTRE UN MESE E MEZZO DI SPESA ALIMENTARE DI UNA FAMIGLIA.

Prosegue la corsa dei prezzi dei carburanti, responsabili anche dell’impennata dell’inflazione registrata appena ieri dall’Istat. Oggi la media si aggira attorno a quota 1,82 al litro, ma in alcune zone il prezzo della benzina ha raggiunto oggi quota 1,91 – 1,92 Euro al litro. Ci stiamo pericolosamente avvicinando alla soglia dei 2,00 Euro al litro per la benzina e di 1,80 per il gasolio. Raggiunti tali prezzi, solo per costi diretti, gli aggravi rispetto allo scorso anno sarebbero gravissimi, pari ad oltre +648 Euro annui per la benzina e +540 Euro annui per il gasolio. Per non parlare delle ricadute indirette, che influiranno sull’aumento dei prezzi dei beni di largo consumo. Cifre improponibili ed insostenibili per i cittadini, pari ad oltre un mese e mezzo di spesa alimentare di una famiglia media. Per questo, oltre ad intervenire in maniera più determinata e coraggiosa sul fronte delle liberalizzazioni, con misure decisamente più incisive rispetto a quelle adottate finora, è necessario ed indispensabile intervenire sulla tassazione. Prima di tutto è indispensabile applicare l’accisa mobile, un meccanismo automatico che prevede una diminuzione dell’accisa quando il costo del petrolio aumenta. Strumento in grado di riequilibrare la tassazione, estremamente importante e necessario soprattutto alla luce delle gravi tensioni a livello internazionale che incidono sull’aumento del petrolio. Inoltre è necessario evitare con ogni mezzo di far scattare l’ulteriore aumento dell’IVA da settembre 2012, che avrebbe effetti micidiali sui carburanti, sui prezzi dei beni e sul potere di acquisto delle famiglie.

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