Continuano gli ormai insostenibili
rincari dei carburanti. La benzina ha raggiunto quota 1,64 al litro,
livello mai raggiunto, nemmeno quando il petrolio si attestava al record
di 147 Dollari al barile (allora la benzina era venduta a 1,56 Euro al
litro). Le responsabilità di questi rincari
inauditi non sono solo delle compagnie petrolifere, che applicano il
meccanismo della doppia velocità come se fosse una pratica ormai del
tutto legalizzata. I centesimi di troppo, infatti, secondo i calcoli
dell’O.N.F., sono ancora 6-7 al litro. “A peggiorare notevolmente la
situazione ha contribuito anche l’improntitudine del Governo, che da un
lato ha aumentato le accise per ben due volte, per un totale di +6 cent
e, dall’altro, tagliando i trasferimenti alle regioni, le sta spingendo
ad aumentare anche le addizionali regionali di circa +3 centesimi (come
disposte recentemente dalla Regione Piemonte).” – dichiarano Rosario
Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Per una maggiorazione totale di
oltre 12 cent (15 nelle regioni che hanno disposto l’aumento), che si
tradurranno (solo per tali aumenti) in ricadute medie di165 Euro annui
ad automobilista solo per costi diretti. In aggiunta a ciò si continua a
tergiversare e prendere tempo sui provvedimenti che realmente
contribuirebbero a calmierare i prezzi dei carburanti, ovvero:
- Commissione istituzionale sulla doppia velocità,
- Liberalizzazione
completa della rete di distribuzione, tramite l’apertura della vendita
anche attraverso il canale della grande distribuzione, adottando la
proposta di legge avanzata in tal senso.
Nessun commento:
Posta un commento