Sempre più allarmante il dato relativo all’inflazione che, a giugno, ha raggiunto il +2,7%, il livello massimo dal 2008. Un dato incredibile, soprattutto alla luce dell’incessante riduzione del potere di acquisto delle famiglie. Secondo
le stime dell’O.N.F., infatti, non c’è affatto da rallegrarsi sul
fronte dell’andamento dei consumi, che quest’anno registrerà
un’ulteriore caduta stimata nel -1,5%. Nemmeno i saldi in partenza da
luglio saranno in grado di risollevare questa situazione: secondo le
nostre stime vi sarà infatti una ulteriore riduzione del 4-6% rispetto
al crollo del 2010 (le famiglie che effettueranno acquisti a saldo
saranno appena il 37%, con una spesa complessiva di 1 MLD e 285 MLN,
pari ad una spesa di 141 Euro a famiglia, ovvero 56 Euro a testa). Alla
crescita dei prezzi contribuiranno in maniera determinante anche le
decisioni irresponsabili di Governo e Agenzia delle Dogane sull’aumento
delle accise. Per non
parlare delle ricadute sulle famiglie (specialmente quelle a reddito
fisso), di una manovra a dir poco allucinante, che, sommata alle
ricadute per i carburanti e per l’aumento delle rate dei mutui,
determinerà una stangata di 927 Euro annui in più per le famiglie. “Non è
possibile andare avanti in questo modo. Le risposte che i cittadini si
aspettano da questo Governo sono tutt’altre!” – dichiarano Rosario
Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef. Per
questo chiediamo a chi ha responsabilità di Governo di aprire gli occhi
sulla situazione del Paese, di tornare alla realtà e di prendere i
dovuti provvedimenti del caso, per sostenere la domanda di mercato e
l’intera economia e non per affossarla ulteriormente. Senza dimenticare di disporre severi controlli e verifiche per eliminare ogni ombra di speculazione.
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