Inutile nasconderlo, pagare le tasse non piace a nessuno ma è dovere
del cittadino farlo. Al tempo stesso non si può negare che pagare le
tasse e non avere in cambio servizi adeguati alle cifre che si
esborsano, rende le tasse ancora più odiose. Dopo l’aumento deciso
nell’aprile 2010 e un secondo aumento relativo all’iva non conteggiata
siamo al terzo aumento della Tarsu in un anno. Dalla Provincia si
giustificano facendo sapere che il Governo non ha mantenuto la promessa
fatta di stanziare i fondi per i «ristori ambientali», ossia la
riqualificazione ambientale delle zone che ospitano discariche e
impianti per i rifiuti. Ne consegue che i circa 150 milioni necessari
per i «ristori ambientali» dovranno sborsarli i napoletani. È di
queste settimane l' ennesimo aumento della Tarsu provinciale. Orami si
sono raggiunte le 2mila tonnellate di rifiuti per strada soprattutto in
provincia di Napoli e hanno il coraggio di aumentare la tassa sui
rifiuti. Con la Presidenza Cesaro si sono raggiunti due record quello
dei rifiuti per strada e quella delle tasse più alte della storia
napoletana. Da quando governa l' ente di P.zza Matteotti ha aumentato ben 4 volte la Tarsu. Sono
del 22 luglio le parole del presidente regionale della Societa'
italiana di igiene, Mario Capunzo: “Nessun allarme sanitario e nessun
aumento delle malattie infettive in Campania: lo precisa il presidente,
riferendosi all'emergenza rifiuti in Campania. ''Esistono si' rischi
igienico sanitari e i rifiuti vanno rimossi dalle strade - ha
sottolineato Capunzo, preside della Facolta' di Scienze della formazione
dell'Universita' di Salerno - ma al momento bisogna evitare allarmismi
che possano esasperare una popolazione gia' duramente provata
dall'emergenza. Regione Campania e Asl hanno attivato una capillare
sorveglianza epidemiologica sui territori e, dunque, la situazione,
nonostante sia grave, e' assolutamente sotto controllo''. La
Federconsumatori dissente dalle parole di Capunzo in quanto il quadro
della situazione igienico-sanitaria è esattamente opposto. È del 26
giugno la notizia della Federazione italiana pediatri (Fimp) che
nell'ultimo mese, da quando cioé si é acuita l'emergenza rifiuti a
Napoli, a Napoli si è registrato un aumento di circa il 10-20% delle
patologie respiratorie tra i bambini. La Federazione da oltre un anno ha
attivato un piano di monitoraggio per verificare l'eventuale aumento di
patologie pediatriche in relazione alla questione rifiuti.
"Nell'ultimo
mese - avverte il presidente Fimp Giuseppe Mele - la rete dei pediatri
sul territorio di Napoli ha registrato un aumento del 10-20%, rispetto
ai livelli normali, dell'incidenza di patologie respiratorie nei
bambini, come asma, tosse e bronchiti asmatiche". L'aumento di tali
patologie, precisa Mele, "si registra soprattutto in bambini
'predisposti', come quelli allergici". La causa di tale 'impennata'
delle patologie respiratorie tra i bambini napoletani è da ricercarsi,
secondo i pediatri, nei roghi di rifiuti che continuano a verificarsi
sul territorio e che sono, avvertono gli specialisti, "fortemente
tossici per la diossina e le altre sostanze che si sprigionano a seguito
della combustione della plastica". Intanto il decreto rifiuti del
governo è di fatto impantanato: alla Camera la maggioranza è stata di
nuovo battuta e il provvedimento è stato rinviato in commissione dove
potrebbe rimanere fino alla scadenza. Il sindaco De Magistris e
l’Assessore hanno avuto un incontro con il ministro Prestigiacomo per
porre le basi per un incremento del progetto di raccolta differenziata
dei materiali da destinare al riciclo, che oggi ha l’obiettivo di
raggiungere entro dicembre 330 mila abitanti», spiega una nota del
ministero. «Il Sindaco e l’Assessore hanno espresso anche una
valutazione positiva dell’impegno del Ministro nelle ultime settimane
per individuare e attuare soluzioni in grado di superare le attuali
criticità, sottolineando l’importanza di un impegno bipartisan per
affrontare e finalmente risolvere la questione rifiuti». La
Prestigiacomo sarà a Napoli la settimana prossima per presentare il
progetto di ampliamento del servizio di raccolta differenziata che
partirà a settembre.
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