sabato 23 luglio 2011

POSIZIONE DELLA FEDERCONSUMATORI SUGLI AUMENTI TARSU

 Inutile nasconderlo, pagare le tasse non piace a nessuno ma è dovere del cittadino farlo. Al tempo stesso non si può negare che pagare le tasse e non avere in cambio servizi adeguati alle cifre che si esborsano, rende le tasse ancora più odiose. Dopo l’aumento deciso nell’aprile 2010 e un secondo aumento relativo all’iva non conteggiata siamo al terzo aumento della Tarsu in un anno. Dalla Provincia si giustificano facendo sapere che il Governo non ha mantenuto la promessa fatta di stanziare i fondi per i «ristori ambientali», ossia la riqualificazione ambientale delle zone che ospitano discariche e impianti per i rifiuti. Ne consegue che i circa 150 milioni necessari per i «ristori ambientali» dovranno sborsarli i napoletani. È di queste settimane l' ennesimo aumento della Tarsu provinciale. Orami si sono raggiunte le 2mila tonnellate di rifiuti per strada soprattutto in provincia di Napoli e hanno il coraggio di aumentare la tassa sui rifiuti. Con la Presidenza Cesaro si sono raggiunti due record quello dei rifiuti per strada e quella delle tasse più alte della storia napoletana. Da quando governa l' ente di P.zza Matteotti ha aumentato ben 4 volte la Tarsu. Sono del 22 luglio le parole del presidente regionale della Societa' italiana di igiene, Mario Capunzo: “Nessun allarme sanitario e nessun aumento delle malattie infettive in Campania: lo precisa il presidente, riferendosi all'emergenza rifiuti in Campania. ''Esistono si' rischi igienico sanitari e i rifiuti vanno rimossi dalle strade - ha sottolineato Capunzo, preside della Facolta' di Scienze della formazione dell'Universita' di Salerno - ma al momento bisogna evitare allarmismi che possano esasperare una popolazione gia' duramente provata dall'emergenza. Regione Campania e Asl hanno attivato una capillare sorveglianza epidemiologica sui territori e, dunque, la situazione, nonostante sia grave, e' assolutamente sotto controllo''. La Federconsumatori dissente dalle parole di Capunzo in quanto il quadro della situazione igienico-sanitaria è esattamente opposto. È del 26 giugno la notizia della Federazione italiana pediatri (Fimp) che nell'ultimo mese, da quando cioé si é acuita l'emergenza rifiuti a Napoli, a Napoli si è registrato un aumento di circa il 10-20% delle patologie respiratorie tra i bambini. La Federazione da oltre un anno ha attivato un piano di monitoraggio per verificare l'eventuale aumento di patologie pediatriche in relazione alla questione rifiuti.
"Nell'ultimo mese - avverte il presidente Fimp Giuseppe Mele - la rete dei pediatri sul territorio di Napoli ha registrato un aumento del 10-20%, rispetto ai livelli normali, dell'incidenza di patologie respiratorie nei bambini, come asma, tosse e bronchiti asmatiche". L'aumento di tali patologie, precisa Mele, "si registra soprattutto in bambini 'predisposti', come quelli allergici". La causa di tale 'impennata' delle patologie respiratorie tra i bambini napoletani è da ricercarsi, secondo i pediatri, nei roghi di rifiuti che continuano a verificarsi sul territorio e che sono, avvertono gli specialisti, "fortemente tossici per la diossina e le altre sostanze che si sprigionano a seguito della combustione della plastica". Intanto il decreto rifiuti del governo è di fatto impantanato: alla Camera la maggioranza è stata di nuovo battuta e il provvedimento è stato rinviato in commissione dove potrebbe rimanere fino alla scadenza. Il sindaco De Magistris e l’Assessore hanno avuto un incontro con il ministro Prestigiacomo per porre le basi per un incremento del progetto di raccolta differenziata dei materiali da destinare al riciclo, che oggi ha l’obiettivo di raggiungere entro dicembre 330 mila abitanti», spiega una nota del ministero. «Il Sindaco e l’Assessore hanno espresso anche una valutazione positiva dell’impegno del Ministro nelle ultime settimane per individuare e attuare soluzioni in grado di superare le attuali criticità, sottolineando l’importanza di un impegno bipartisan per affrontare e finalmente risolvere la questione rifiuti». La Prestigiacomo sarà a Napoli la settimana prossima per presentare il progetto di ampliamento del servizio di raccolta differenziata che partirà a settembre.

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