Continuiamo a ritenere gravissimo il livello raggiunto dal tasso di inflazione.
Siamo di fronte ad una situazione terribile, una vera e propria
fase di stagflazione dell’economia, in cui i prezzi salgono, ma
l’economia non cresce. Inutile dire quanto tutto ciò sia preoccupante e drammatico per le
famiglie e per il Paese intero. Anzi, forse è utile ribadirlo ancora una
volta, visto che nessuno sembra rendersi conto dell’estrema gravità
delle condizioni in cui versa la nostra economia. Stiamo infatti assistendo, da tre anni a questa parte, ad una
crescita molto forte del tasso di inflazione, passato dallo 0,8 del 2009
all’1,5 del 2010 e oggi al 3%. In parallelo, però, si registra una forte contrazione dei consumi
(che addirittura nella maggioranza delle Regioni rischiano di tornare al
di sotto del livello registrato nel 2000) e una crescita del PIL che
rasenta lo zero. Quello che ci preoccupa maggiormente, però, è la tendenza a
sottovalutare la situazione e la portata della stagflazione in atto, che
rischia di portare al tracollo i bilanci delle famiglie, in particolare
di quelle a reddito fisso. La crescita inarrestabile di prezzi e tariffe, ancora sottostimata a
nostro parere dall’Istat, è giustificata solo in minima parte
dall’aumento dell’IVA, atto che comunque continuiamo a considerare una
demenziale ed irragionevole. Di questo passo ci troveremo di fronte a una perdita insostenibile
del potere di acquisto delle famiglie, addirittura clamorosa se sommiamo
la convergenza della ricaduta della manovra e l’aumento inflazionistico
negli anni a venire.
“È quindi
fondamentale disporre innanzitutto seri controlli sulla crescita di
prezzi e tariffe, per eliminare ogni traccia di speculazione,
disponendone se necessario un vero e proprio blocco.” – dichiarano
Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e
Adusbef. Inoltre, per riavviare la ripresa economica del Paese è
indispensabile rilanciare gli investimenti nei settori innovativi,
traendo le risorse dove ce ne sono in abbondanza, soprattutto nelle
tasche degli evasori. Ribadiamo inoltre il nostro convinto NO ad ogni
ipotesi di condono: sarebbe l’ennesimo modo per umiliare i cittadini
corretti che pagano le tasse, nonostante le gravi ripercussioni della
crisi.
|
Nessun commento:
Posta un commento