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Il gioco d’azzardo è un fenomeno ormai dilagante. Del resto non è una novità che, in tempo di crisi, i consumi cosiddetti “consolatori” aumentino: l’attuale raccolta del settore dei giochi in Italia ha raggiunto i 72 miliardi di Euro, pari mediamente a 1.200 Euro annui giocati da ciascun italiano. Questo anche sulla spinta dell’incessante pubblicità e sponsorizzazione del gioco, persino negli uffici postali. Tutto ciò sta portando sempre di più verso una vera e propria ludopatia. Fenomeno estremamente preoccupante è poi il diffondersi dei giochi (gratta e vinci, slot machine e poker online) tra i giovani di fascia 12 – 17 anni, come denunciato dal dipartimento di Pediatria del Fatebenefratelli di Milano. Federconsumatori e Adusbef fanno proprio l’allarme dell’accreditato Istituto sanitario, e lanciano la campagna di dissuasione dal gioco d’azzardo, che dovrà passare anche attraverso la necessaria inibizione dei messaggi pubblicitari che ne incitino la diffusione e la reiterazione. Le nostre Associazioni stanno preparando uno studio da presentare al CNU – Comitato Nazionale Utenti presso l’Agcom, nonché al Ministero della Salute, al fine di predisporre misure legislative che prevedano l’inibizione dei messaggi pubblicitari incentivanti il gioco e contestualmente impongano l’obbligo, nei confronti dei gestori, di indicare, all’interno dei siti dedicati o presso le sale giochi accreditate, dei chiari messaggi disincentivanti al gioco, così come fu previsto circa 30 anni fa per la dipendenza da tabacco.
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