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A un mese esatto dal Natale, l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha effettuato il consueto monitoraggio dei prezzi dei prodotti tipici delle festività (le 7 tabelle con i costi in dettaglio si trovano qui di seguito). Vista la situazione di crisi, infatti, le famiglie si stanno preparando con largo anticipo a festeggiare il Natale, così da poter spalmare su un intervallo di tempo più lungo le spese da sostenere. L’andamento dei costi relativi a questa festività registra aumenti in media del 2% nel settore alimentare, del 5% relativamente agli addobbi natalizi, del 3% per quanto riguarda i giocattoli, del 3% per i viaggi, del 6% per gli alberi di Natale, del 2% relativamente agli articoli da regalo ed ai prodotti di ultima generazione. Alla luce anche degli ultimi dati sul potere di acquisto delle famiglie e sull’andamento dei consumi, nonché al calo delle tredicesime, sarà un Natale “da brividi”, caratterizzato da una forte contrazione dei consumi relativi a questa festività. Un crollo stimato dall’O.N.F. nel -7%, che si va ad aggiungere a quello del -12% già registrato lo scorso anno. Per rilanciare il potere di acquisto delle famiglie in occasione delle festività Natalizie, visto che purtroppo non vi è alcuna speranza di detassazione delle tredicesime (anche se sarebbe giusto), la prima misura da avviare è l’anticipazione dei saldi (in attesa di una completa liberalizzazione), così come già avvenuto in altri Paesi.
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