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A seguito delle dichiarazioni del portavoce dell’Esecutivo Europeo, Frederic Vincent,in merito all’intenzione di modificare la legislazione europea al fine rafforzare la tracciabilità dei dispositivi, lo scambio delle informazioni tra gli Stati membri e lo sviluppo di un sistema di valutazione comune per evitare che si ripetano episodi come quello delle protesi mammarie francesi Pip, impiantate a decine di migliaia di donne, e risultate pericolose per la salute, concludendo poi col definire la vicenda come: “un caso di frode circoscritto” in cui non esiste “nessun problema sull’intera materia dei dispositivi medici”; la Federconsumatori non può non ricordare come in realtà già dal 2007 esista una normativa europea sui dispositivi medici dove rientrano, nella categoria più sorvegliata, anche le protesi mammarie. L’associazione poi ricorda come i controlli siano di stretta responsabilità di ogni stato aderente all’Ue. Sulla base delle precedenti considerazioni, la Federconsumatori, a tutela delle decine di migliaia di donne danneggiate dalla vicenda, reputa perseguibile un’azione di risarcimento danni nei confronti sia dell’ UE che dello Stato Italiano per mancata vigilanza e disapplicazione della normativa di riferimento. Per la Campania chiamare lo 081.420.23.63.
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