Ancora un duro colpo alla scelta della cava del Castagnaro da parte del commissario straordinario Vardè. Nella seduta di oggi al senato il governo ha accettato sotto forma di raccomandazione l'odg presentato dalla senatrice Teresa ARMATO, con le firme dei senatori ANDRIA, CARLONI, CHIAROMONTE, INCOSTANTE cui si é aggiunto in aula il sen. Giacinto RUSSO. La raccomandazione presentata dalla senatrice ARMATO impegna il Governo “a prendere ogni iniziativa di competenza, affinché - nell’individuazione dei siti per la costruzione di impianti di discarica nella provincia di Napoli - venga stralciata dal Piano redatto la possibilità di realizzare una discarica all’interno della cava dismessa in località “Castagnaro Ovest” nel comune di Pozzuoli”. Vedremo in che termini il governo nella persona del Ministro dell'Ambiente, Clini, presente in aula intenderà mantenere questo impegno che si è assunto solennemente davanti all’aula del senato. Secondo la senatrice ARMATO e gli altri firmatari dell’odg e adesso possiamo dire anche secondo il governo che l’ha accettata come raccomandazione “L’area del Castagnaro è sottoposta alle norme di tutela di Protezione Integrale (P.I.). secondo il vigente piano territoriale paesistico. Gli interventi ammissibili sono esclusivamente quelli volti alla conservazione e al miglioramento del verde nel rispetto dei processi dinamico evolutivi e delle potenzialità della vegetazione della zona e interventi di risanamento e restauro ambientale con l'eliminazione finanche di cartelloni pubblicitari. È in ogni caso vietata la costruzione di strade rotabili e di qualsiasi tipo; sono vietati gli attraversamenti di elettrodotti o di altre infrastrutture aeree; è vietata l'utilizzazione delle cave esistenti nella zona; in base al Piano Regolatore Generale (art. 37 - Zone agricole speciali - Zona Et - Agricola a tutela), inoltre, sono ammessi esclusivamente interventi per favorire l’agriturismo in Campania, opere di miglioramento fondiario e opere agrarie per lo sviluppo delle produzioni in funzione delle caratteristiche vocazionali dei terreni. Il PRG pone un vincolo idrogeologico su tutta l’area della ex cava; il Piano Stralcio per l'Assetto Idrogeologico dell'Autorità di Bacino Nord Occidentale, inoltre, classifica a Rischio Frana R4 e Pericolosità P3 la parte alta dell’area della ex cava e a Rischio Frana R2 e Pericolosità P1 la parte mediana; individua incisioni di possibili crisi per la strada che la serve trattandosi di un ex alveo. L’area insiste sul tracciato del tunnel stradale realizzato per il Piano Intermodale di evacuazione di emergenza per il rischio vulcanico e bradisismico dei Campi Flegrei.
Inoltre a valle dell’ex cava, a 200 mt, passa la condotta idrica che alimenta l’acquedotto della zona fino all’isola d’Ischia; la realizzazione di una discarica a ridosso di quest’area appare dunque in aperto contrasto con i vincoli previsti dalla legge; essa inoltre determinerebbe concreti rischi, oltre che per le maestranze impiegate, per l’incolumità dei cittadini che ivi risiedono, nonché per tutto il comprensorio abitativo circostante; la scelta della specifica cava dismessa in località “Castagnaro Ovest” è stata effettuata sulla base dell’elenco delle cave individuate come chiuse o abbandonate ai sensi del Piano Regionale delle Attività Estrattive (PRAE) pubblicato su B.U.R.C. n.27 del 19 giugno 2006; da tale elenco si evince che quella del Castagnaro identificata con codice 63060-12 ricade sia in Area di Crisi (A.C.n.4) che in Area di Particolare Attenzione ambientale (APA n.1) per le quali lo stesso PRAE prescrive interventi di Ricomposizione Ambientale, Riqualificazione ambientale e Riqualificazione Territoriale incompatibili con la realizzazione di una discarica fosse anche per solo rifiuto CER 19.05.03;” e inoltre “il mancato coinvolgimento delle comunità locali nella determinazione della scelta ha già provocato un clima di forte preoccupazione e allarme sociale, con la costituzione di comitati di protesta e conseguenti manifestazioni. Inoltre i rappresentanti del comitato per la loro azione di protesta sono stati oggetto di minacce e danni da parte di soggetti non individuati e che su questi eventi stanno indagando gli organi inquirenti; da ricostruzioni giornalistiche e denunce di autorevoli esponenti delle istituzioni locali (ad esempio del Presidente della Commissione Ecomafie della Regione Campania), si evincono fondati allarmi sul possibile coinvolgimento della criminalità organizzata nella realizzazione di questa discarica e soprattutto delle opere accessorie necessarie”. Il Commissario Vardè deve prendere atto di essere rimasto l’unico a difendere la sua scelta sbagliata e revocare immediatamente la scelta della cava del CASTAGNARO.
Comitato CASTAGNARO
Pozzuoli, 22 febbraio 2012
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