mercoledì 8 giugno 2011

Telefonia

I servizi di telefonia fissa sono quelli di chiamata locale, nazionale, internazionale e verso rete mobile, fax e collegamento internet.
La legge impone all'ex monopolista, Telecom Italia S.p.A., di fornire questi servizi su tutto il territorio nazionale; tuttavia, grazie alla liberalizzazione del settore avvenuta negli ultimi anni, il consumatore può scegliere tra vari operatori, e passare da un gestore all'alro mantenendo gli stessi impianti e gli stessi numeri di telefono.

Operatori di accesso diretto.
È possibile utilizzare i servizi di uno o più operatori in aggiunta a quelli di Telecom Italia. Digitando un prefisso prima di ogni chiamata si utilizzerà il gestore a cui corrisponde quel prefisso. In alternativa si può scegliere per uno  dei gestori la preselezione automatica: la chiamata sarà gestita dall'operatore scelto ogni volta che si alza la cornetta e si fa il numero. Se si sceglie di avere più operatori si riceverà una fattura per ogni operatore.

Operatori di accesso diretto.
Nelle zone del territorio italiano già coperte da questo servizio, si può sostituire Telecom Italia con un altro gestore. In questo modo, il contratto con Telecom Italia si scioglie e l'operatore scelto sarà l'unico ad offrire il servizio. È garantita la possibilità di mantenere lo stesso numero di telefono. In molte zone è possibile anche utilizzare linee diverse da quelle tradizionali, quali la fibbra ottica e l'ADSL, che consentono l'utilizzo contemporaneo di diversi servizio, come il telefono, Internet e la televisione.

Modalità di tariffazione.
I gestori possono prevedere che il costo delle telefonate (o dell'accesso a Internet sia fatturato in maniera proporzionata alla durata della chiamata o della connessione (tariffe a consumo), oppure in misura fissa (tariffe flat). Con quest'ultima modalità, il cliente paga una somma determinata dal contratto, indipendentemente dalla durata delle chiamate o delle connessioni ad Internet.

La scelta del gestore.
Prima di scegliere, fra i tanti disponibili, quale gestore utilizzare per la propria linea telefonica, è bene confrontare attentamente le opzioni disponibili, e scegliere quella più consona alle proprie esigenze.
Prima di sottoscriverlo, è importante leggere anche il contratto, e in particolare le CONDIZIONI GENERALI DEL CONTRATTO. Si tratta di clausole già predisposte dall'operatore, che il cliente accetta con la firma, che regolano in maniera dettagliata le caratteristiche del servizio e gli obblighi e i diritti di entrambe le parti.

Particolare attenzione deve essere posta a questi aspetti:
  • Se nel foglio che andrete a firmare è scritto "proposta di contratto", significa che non firmerete un contratto vero e proprio, ma una proposta, che per il consumatore è irrevocabile, mentre il gestore può scegliere se accettarla o meno. La conclusione del contratto si ha quando il gestore accetta, ma tale condizione non deve necessariamente avvenire per iscritto, essendo sufficiente l'attivazione del servizio.
  • Secondo le recenti modifiche legislative, il gestore non può imporre una durata minima del contratto (normalmente era 12 o 18 mesi) e deve permettere il recesso in qualsiasi momento con preavviso non superiore ai 30 giorni.
  • Bisogna controllare bene che nel contratto sia indicata l'opzione tariffaria scelta.
Il contratto deve contenere per legge almeno i seguenti elementi:
  1. la denominazione e l'indirizzo del gestore del servizio;
  2. i servizi forniti i livelli di qualità del servizio offerto e i tempi di allacciamento iniziale;
  3. i servizi di manutenzione offerti;
  4. il dettaglio dei prezzi e delle tariffe;
  5. le modalità per reperire informazioni aggiornate sulle tariffe e i modi di manutenzione;
  6. le condizioni di rinnovo e cessazione del contratto;
  7. gli indennizzi previsti a favore del cliente se l'operatore non rispetta gli standard di qualità;
  8. il modo in cui si possono risolvere le controversie fra l'operatore e il cliente.
Se vengono effettuate modifiche alle condizioni contrattuali dopo la conclusione del contratto, il cliente ha diritto di esserne informato con preavviso non inferiore a 30 giorni e di recedere senza spese o penalità.
Chiunque sottoscrive un contratto con un operatore telefonico, ha diritto ad essere inserito nell'elenco telefonico, scegliendo se permette la la pubblicazione di informazioni aggiuntive, e se consentire l'invio di offerte pubblicitarie per posta o telefono. 

Contratti a distanza.
Molto spesso gli operatori telefonici contattano i consumatori traite telefono per proporre  le loro offerte commerciali. È obbligatorio che l'operatore comunichi al cliente la denominazione della società e lo scopo commerciale della chiamata. Inoltre deve informarlo sulla possibilità di recedere dal contratto entro 10 giorni, secondo le norme sui contratti a distanza. In ogni caso, se si aderisce ad una proposta telefonica, bisogna ricordare che il gestore è autorizzato ad attivare subito il servizio, in forza del solo consenso orale, anche se il consumatore non firma nessuna carta.

Servizi non richiesti.
Se un gestore attiva sulla linea telefonica di un consumatore dei servizi che questi non aveva richiesto, bisogna segnalare l'abuso alla Polizia Postale e all'Autorità Garante per le Comunicazioni, in quanto è un comportamento passibile di sanzioni amministrative e penali. Ovviamente, non bisogna pagare nulla di quanto viene addebitato in bolletta per il servizio non richiesto.

La bolletta.
Ilcliente ha diritto di richiedere, senza costi aggiuntivi, la fattura con il dettaglio delle chiamate. Nella fattura dettagliata, per ogni chiamata effettuata sono indicati  la data, l'ora di inizio, la durata, il costo, il tipo di chiamata, i prezzi applicati e il numero chiamato (escluse le ultime 3 cifre).

Il blocco delle chiamate.
L'operatore di accesso diretto ha l'obbligo, se richiestom di impedire alcuni tipi di chiamate in uscita, bloccando i numeri con determinati prefissi. Bisogna informarsi bene sulle modalità del blocco, poichè per certi numeri è richiesto il pagamento di un canone mensile. Il servizio di disabilitazione può essere permanente o "a chiave numerica": in questo caso, si possono effettuare chiamate verso numeri bloccati digitando un codice PIN.
Agevolazioni
Il gestore del servizio universale (Telecom Italia) ha l'obbligo di praticare uno sconto del 50% del canone mensile se ricorrono queste condizioni:
  1. all'interno del nucleo familiare c'è almeno un titolare di pensione di invalidità o di pensione sociale, o un anziano al di sopra dei 75 anni di età, o il capofamiglia sia disoccupato.
  2. L'ISEE è pari o inferiore a 6.713,93 annui. Per richiedere l'agevolazione, bisogna usare i moduli mesi a disposizione dalla Telecom, che si possono trovare sul suo sito internet, presso i punti 187, presso i CAF, presso le associazioni dei consumatori, presso le sedi dell'INPS e dell'associazione Mutilati ed Invalidi Civili. La richiesta va rinnovata ogni anno.
È prevista anche una esenzione totale dal pagamento del canone mensile se all'interno del nucleo familiare è presente un portatore di handicap dell'udito e della parola che utilizzi un dispositivo acustico per sordomuti.

La conciliazione.
Il tentativo obbligatorio di conciliazione è un modo per risolvere le controversie fra utenti e gestori telefonici. Non è un giudizio nel quale si stabiliscono torti o ragioni, ma si tratta di un incontro in cui si cerca di giungere ad un accordo  e quindi ad una conclusione della controversia. È obbligatorio chiedere il tentativo di conciliazione prima di rivolgersi alla magistratura. Dal momento in cui si presenta domanda di conciliazione, le fatture contestate sono sospese  e il gestore non può distaccare la linea per morosità, tranne che per gravi motivi. Il tentativo di conciliazione si svolge gratuitamente presso i Comitati Regionali per le comunicazioni (Co.Re.Com.) presenti in ogni Regione e usando il formulario nelle sedi Co.Re.Com sul sito dell'agcom o presso le Associazioni dei consumatori per la presentazione della domanda e per essere rappresentati in sede di conciliazione. Se con il tentativo di conciliazione non si raggiunge un accordo, ci si può rivolgere alla magistratura. Il tentativo di conciliazione può essere chiesto anche per contestazioni riguardanti i servizi di telefonia mobile.

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