I servizi di telefonia fissa sono quelli di
chiamata locale, nazionale, internazionale e verso rete mobile, fax e
collegamento internet.
La legge
impone all'ex monopolista, Telecom Italia S.p.A., di fornire questi
servizi su tutto il territorio nazionale; tuttavia, grazie alla
liberalizzazione del settore avvenuta negli ultimi anni, il consumatore
può scegliere tra vari operatori, e passare da un gestore all'alro
mantenendo gli stessi impianti e gli stessi numeri di telefono.
Operatori di accesso diretto.
È
possibile utilizzare i servizi di uno o più operatori in aggiunta a
quelli di Telecom Italia. Digitando un prefisso prima di ogni chiamata
si utilizzerà il gestore a cui corrisponde quel prefisso. In alternativa
si può scegliere per uno dei gestori la preselezione automatica: la
chiamata sarà gestita dall'operatore scelto ogni volta che si alza la
cornetta e si fa il numero. Se si sceglie di avere più operatori si
riceverà una fattura per ogni operatore.
Operatori di accesso diretto.
Nelle
zone del territorio italiano già coperte da questo servizio, si può
sostituire Telecom Italia con un altro gestore. In questo modo, il
contratto con Telecom Italia si scioglie e l'operatore scelto sarà
l'unico ad offrire il servizio. È garantita la possibilità di mantenere
lo stesso numero di telefono. In molte zone è possibile anche utilizzare
linee diverse da quelle tradizionali, quali la fibbra ottica e l'ADSL,
che consentono l'utilizzo contemporaneo di diversi servizio, come il
telefono, Internet e la televisione.
Modalità di tariffazione.
I
gestori possono prevedere che il costo delle telefonate (o dell'accesso
a Internet sia fatturato in maniera proporzionata alla durata della
chiamata o della connessione (tariffe a consumo), oppure in misura fissa
(tariffe flat). Con quest'ultima modalità, il cliente paga una somma
determinata dal contratto, indipendentemente dalla durata delle chiamate
o delle connessioni ad Internet.
La scelta del gestore.
Prima
di scegliere, fra i tanti disponibili, quale gestore utilizzare per la
propria linea telefonica, è bene confrontare attentamente le opzioni
disponibili, e scegliere quella più consona alle proprie esigenze.
Prima
di sottoscriverlo, è importante leggere anche il contratto, e in
particolare le CONDIZIONI GENERALI DEL CONTRATTO. Si tratta di clausole
già predisposte dall'operatore, che il cliente accetta con la firma, che
regolano in maniera dettagliata le caratteristiche del servizio e gli
obblighi e i diritti di entrambe le parti.
Particolare attenzione deve essere posta a questi aspetti:
- Se nel foglio che andrete a firmare è scritto "proposta di contratto", significa che non firmerete un contratto vero e proprio, ma una proposta, che per il consumatore è irrevocabile, mentre il gestore può scegliere se accettarla o meno. La conclusione del contratto si ha quando il gestore accetta, ma tale condizione non deve necessariamente avvenire per iscritto, essendo sufficiente l'attivazione del servizio.
- Secondo le recenti modifiche legislative, il gestore non può imporre una durata minima del contratto (normalmente era 12 o 18 mesi) e deve permettere il recesso in qualsiasi momento con preavviso non superiore ai 30 giorni.
- Bisogna controllare bene che nel contratto sia indicata l'opzione tariffaria scelta.
Il contratto deve contenere per legge almeno i seguenti elementi:
- la denominazione e l'indirizzo del gestore del servizio;
- i servizi forniti i livelli di qualità del servizio offerto e i tempi di allacciamento iniziale;
- i servizi di manutenzione offerti;
- il dettaglio dei prezzi e delle tariffe;
- le modalità per reperire informazioni aggiornate sulle tariffe e i modi di manutenzione;
- le condizioni di rinnovo e cessazione del contratto;
- gli indennizzi previsti a favore del cliente se l'operatore non rispetta gli standard di qualità;
- il modo in cui si possono risolvere le controversie fra l'operatore e il cliente.
Se vengono effettuate modifiche alle
condizioni contrattuali dopo la conclusione del contratto, il cliente ha
diritto di esserne informato con preavviso non inferiore a 30 giorni e
di recedere senza spese o penalità.
Chiunque
sottoscrive un contratto con un operatore telefonico, ha diritto ad
essere inserito nell'elenco telefonico, scegliendo se permette la la
pubblicazione di informazioni aggiuntive, e se consentire l'invio di
offerte pubblicitarie per posta o telefono.
Contratti a distanza.
Molto
spesso gli operatori telefonici contattano i consumatori traite
telefono per proporre le loro offerte commerciali. È obbligatorio che
l'operatore comunichi al cliente la denominazione della società e lo
scopo commerciale della chiamata. Inoltre deve informarlo sulla
possibilità di recedere dal contratto entro 10 giorni, secondo le norme
sui contratti a distanza. In ogni caso, se si aderisce ad una proposta
telefonica, bisogna ricordare che il gestore è autorizzato ad attivare
subito il servizio, in forza del solo consenso orale, anche se il
consumatore non firma nessuna carta.
Servizi non richiesti.
Se
un gestore attiva sulla linea telefonica di un consumatore dei servizi
che questi non aveva richiesto, bisogna segnalare l'abuso alla Polizia
Postale e all'Autorità Garante per le Comunicazioni, in quanto è un
comportamento passibile di sanzioni amministrative e penali. Ovviamente,
non bisogna pagare nulla di quanto viene addebitato in bolletta per il
servizio non richiesto.
La bolletta.
Ilcliente
ha diritto di richiedere, senza costi aggiuntivi, la fattura con il
dettaglio delle chiamate. Nella fattura dettagliata, per ogni chiamata
effettuata sono indicati la data, l'ora di inizio, la durata, il costo,
il tipo di chiamata, i prezzi applicati e il numero chiamato (escluse
le ultime 3 cifre).
Il blocco delle chiamate.
L'operatore
di accesso diretto ha l'obbligo, se richiestom di impedire alcuni tipi
di chiamate in uscita, bloccando i numeri con determinati prefissi.
Bisogna informarsi bene sulle modalità del blocco, poichè per certi
numeri è richiesto il pagamento di un canone mensile. Il servizio di
disabilitazione può essere permanente o "a chiave numerica": in questo
caso, si possono effettuare chiamate verso numeri bloccati digitando un
codice PIN.
Agevolazioni
Il
gestore del servizio universale (Telecom Italia) ha l'obbligo di
praticare uno sconto del 50% del canone mensile se ricorrono queste
condizioni:
- all'interno del nucleo familiare c'è almeno un titolare di pensione di invalidità o di pensione sociale, o un anziano al di sopra dei 75 anni di età, o il capofamiglia sia disoccupato.
- L'ISEE è pari o inferiore a 6.713,93 annui. Per richiedere l'agevolazione, bisogna usare i moduli mesi a disposizione dalla Telecom, che si possono trovare sul suo sito internet, presso i punti 187, presso i CAF, presso le associazioni dei consumatori, presso le sedi dell'INPS e dell'associazione Mutilati ed Invalidi Civili. La richiesta va rinnovata ogni anno.
È prevista anche una esenzione totale
dal pagamento del canone mensile se all'interno del nucleo familiare è
presente un portatore di handicap dell'udito e della parola che utilizzi
un dispositivo acustico per sordomuti.
La conciliazione.
Il
tentativo obbligatorio di conciliazione è un modo per risolvere le
controversie fra utenti e gestori telefonici. Non è un giudizio nel
quale si stabiliscono torti o ragioni, ma si tratta di un incontro in
cui si cerca di giungere ad un accordo e quindi ad una conclusione
della controversia. È obbligatorio chiedere il tentativo di
conciliazione prima di rivolgersi alla magistratura. Dal momento in cui
si presenta domanda di conciliazione, le fatture contestate sono
sospese e il gestore non può distaccare la linea per morosità, tranne
che per gravi motivi. Il tentativo di conciliazione si svolge
gratuitamente presso i Comitati Regionali per le comunicazioni
(Co.Re.Com.) presenti in ogni Regione e usando il formulario nelle sedi
Co.Re.Com sul sito dell'agcom
o presso le Associazioni dei consumatori per la presentazione della
domanda e per essere rappresentati in sede di conciliazione. Se con il
tentativo di conciliazione non si raggiunge un accordo, ci si può
rivolgere alla magistratura. Il tentativo di conciliazione può essere
chiesto anche per contestazioni riguardanti i servizi di telefonia
mobile.
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