martedì 20 settembre 2011

BENZINA: CON L'AUMENTO DELL'IVA SI AGGRAVANO LE RICADUTE NEL SETTORE DEI CARBURANTI.

Mentre il prezzo della benzina raggiunge nuovi record, le famiglie si preparano a ricevere una nuova batosta su questo versante. Non appena la Manovra sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale, infatti, scatterà l’aumento dell’IVA dal 20 al 21%, che farà schizzare immediatamente il prezzo della benzina ad oltre 1,64-1,65 € al litro. “Questo comporterà una ulteriore ricaduta per le famiglie, il cui benessere è già fortemente compromesso dall’inarrestabile caduta del loro potere di acquisto.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. Un tracollo aiutato e peggiorato dalle “geniali” misure messe in atto dal Governo, dal duplice aumento dell’accisa sui carburanti a quello dell’IVA. Questo determinerà inevitabilmente un’ulteriore contrazione dei consumi, con effetti negativi sulla produzione industriale e sull’intera economia. Ma le ripercussioni più importanti, di cui nessuno parla e a cui nessuno sembra prestare attenzione sono quelle che si avranno proprio nel settore dei carburanti: gli aumenti in questo comparto, infatti, hanno l’importante caratteristica di riportare effetti non solo in termini diretti sulle tasche dei cittadini (per i pieni di benzina), ma anche in termini indiretti sul tasso di inflazione. Nel dettaglio le ricadute nel settore dei carburanti calcolate dall’O.N.F. saranno complessivamente di +471 Euro annui. Agli aumenti registrati dall’agosto 2010 ad oggi, pari a +440 Euro tra costi diretti ed indiretti, si aggiungeranno infatti altri +31 Euro dovuti alle ricadute dell’aumento dell’IVA sia per i costi diretti e che indiretti.

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