Mentre il prezzo della benzina raggiunge nuovi record, le famiglie si preparano a ricevere una nuova batosta su questo versante. Non appena la Manovra sarà pubblicata
in Gazzetta Ufficiale, infatti, scatterà l’aumento dell’IVA dal 20 al
21%, che farà schizzare immediatamente il prezzo della benzina ad oltre
1,64-1,65 € al litro. “Questo comporterà una ulteriore
ricaduta per le famiglie, il cui benessere è già fortemente compromesso
dall’inarrestabile caduta del loro potere di acquisto.” – dichiarano
Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. Un tracollo aiutato e peggiorato
dalle “geniali” misure messe in atto dal Governo, dal duplice aumento
dell’accisa sui carburanti a quello dell’IVA. Questo determinerà inevitabilmente
un’ulteriore contrazione dei consumi, con effetti negativi sulla
produzione industriale e sull’intera economia. Ma le ripercussioni più importanti,
di cui nessuno parla e a cui nessuno sembra prestare attenzione sono
quelle che si avranno proprio nel settore dei carburanti: gli aumenti in
questo comparto, infatti, hanno l’importante caratteristica di
riportare effetti non solo in termini diretti sulle tasche dei cittadini
(per i pieni di benzina), ma anche in termini indiretti sul tasso di
inflazione. Nel dettaglio le ricadute nel settore dei carburanti calcolate dall’O.N.F. saranno complessivamente di +471 Euro annui. Agli aumenti registrati dall’agosto
2010 ad oggi, pari a +440 Euro tra costi diretti ed indiretti, si
aggiungeranno infatti altri +31 Euro dovuti alle ricadute dell’aumento
dell’IVA sia per i costi diretti e che indiretti.
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