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“La situazione di grave crisi che attraversa il Paese, anche quest’anno, condizionerà fortemente le spese della tredicesima mensilità.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori e Adusbef.
A causa di ciò, della diminuzione delle tredicesime e del contestuale aumento dei costi da sostenere (rc auto, prestiti/rate, mutui, bollette ed utenze, ecc.), saranno sempre più bassi gli importi a disposizione per i regali di Natale e per le spese relative a questa festività.
Gli importi e l’articolazione delle spese delle tredicesime
Verranno accreditate in questi giorni le tredicesime che quest’anno, al netto, saranno pari, complessivamente, a 35 miliardi di Euro.
Di questi:
- 10,2 miliardi giungeranno a 17 milioni di pensionati, che pertanto riceveranno, in media, circa 602 Euro a testa;
- i restanti 24,8 miliardi saranno percepiti da 17,5 milioni di lavoratori dipendenti, cioè 1417 Euro a testa.
Gran parte dell’importo complessivo delle tredicesime, ben l’80%, sarà destinato al pagamento di: rc auto, prestiti/rate, canone Rai, mutui, bolli auto/moto, bollette ed utenze. Solo il restante 20% entrerà realmente nelle tasche di lavoratori e pensionati, per un totale di 7,1 miliardi, di cui, però, circa il 38% sarà destinato al risparmio, mentre il rimanente, pari a circa 4,4 miliardi, sarà speso per l’acquisto di regali, generi alimentari, ecc.
Nello specifico:
· i lavoratori, dei 1417 Euro che percepiranno:
- spenderanno, per i pagamenti sopra citati (rc auto, prestiti/rate, ecc), 1133 Euro a testa,
-destineranno al risparmio 108 Euro,
-gli resteranno a disposizione 176 Euro per regali e spese natalizie;
· i pensionati, dei 602 Euro che percepiranno:
-pagheranno 481 Euro a testa,
-risparmieranno 46 Euro,
-rimarranno con una disponibilità di 75 Euro.
Consumi – quantità ed articolazione nei vari settori
I consumi di pensionati e lavoratori si orienteranno in maniera differente:
- 1,27 miliardi complessivamente a disposizione dei pensionati, al netto del risparmio, sarà destinato soprattutto all’acquisto di giocattoli o alle “paghette” per i nipoti.
- 3,08 miliardi di cui disporranno i lavoratori (sempre al netto del risparmio) verranno spesi nei vari settori di consumo, in testa ai quali rimangono quello alimentare e quello dei giocattoli.
Dato il limitato ammontare della cifra destinata ai consumi natalizi, questi ultimi subiranno, secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, una contrazione del -7% (dopo il crollo del -12% registrato nel 2010).
Secondo l’indagine previsionale dell’O.N.F., esclusivamente per gli acquisti relativi alle festività natalizie, i settori maggiormente interessati da tale contrazione saranno:
· Abbigliamento e calzature -11%
· Mobili, arredamento per la casa, elettrodomestici -14%
· Profumeria e cura della persona -5%
· Giochi, giocattoli, sport -1%
· Alimentare -1%
In controtendenza, le nostre previsioni attestano, invece:
· Elettronica di consumo +2% (trainati dal passaggio al digitale di alcune aree del Paese)
· Editoria +1% (grazie a fortissime promozioni).
Confermiamo, inoltre, anche quest’anno la previsione negativa per il settore turistico.
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