L’estate è alle porte e, come ogni anno, L’O.N.F. - Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha effettuato il monitoraggio sui costi dei servizi balneari.
Un tema caldo, alla luce delle nuove disposizioni che vorrebbero concedere le spiagge in concessione per 90 anni, di fatto regalando ai privati i nostri litorali. Una decisione inaccettabile ed improponibile, che, più che “sorpresi” (come affermato oggi dal l’UE) ci lascia indignati! Coloro che gestiscono gli stabilimenti balneari, infatti, non solo pagano allo Stato dei canoni a dir poco irrisori, ma di anno in anno aumentano i costi dei servizi balneari per i cittadini. I rincari che attendono italiani e turisti sotto gli ombrelloni, quest’anno, arrivano fino al 6%. In compenso, però, ci sono molte offerte ed agevolazioni che consentono di risparmiare. Tra le novità troviamo, per gli amanti delle comodità, i priveé ed i gazebo; mentre per i fanatici dell’abbronzatura si possono trovare lettini super-accessoriati, con specchi abbronzanti o formato matrimoniale; per i maniaci di internet e dei social network, invece, vi sarà la possibilità di navigare in rete ed aggiornare il proprio profilo in riva al mare; per i più sportivi vi sono stabilimenti con palestre sulla spiaggia; infine, per i genitori che cercano un po’ di relax, in molti lidi balneari è disponibile un servizio di miniclub. Ad aumentare maggiormente sono gli abbonamenti, soprattutto quello giornaliero e stagionale, rispettivamente dal 3% al 6% e dal 4% al 5%.
Non mancano, inoltre, le iniziative per incentivare le presenze negli stabilimenti: dalle offerte per l’happy hour, cioè prezzi scontati (fino al 50%) dopo un determinato orario (in genere dopo le 14:00-15:00), alle riduzioni per gli over 60, dagli sconti per i gruppi ai tagliandi e coupon presso bar o gelaterie da presentare allo stabilimento per ottenere degli sconti/ingressi omaggio. Grazie a queste offerte ed agevolazioni si può risparmiare anche oltre il 50%. Vogliamo ricordare, comunque, che chi è di passaggio non è in alcun modo tenuto a pagare l’ingresso agli stabilimenti. Anzi, invitiamo gli utenti ai quali venga richiesto, di opporsi al pagamento e di segnalarlo presso le nostre sedi.
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