Anche
se saranno ben pochi gli italiani che usufruiranno del ponte di
Ognissanti (a stento arriveranno a due milioni gli autoveicoli
vacanzieri) a causa da una gravissima crisi che ha ridotto drasticamente
il potere di acquisto delle famiglie, tuttavia chiunque si muoverà sia
per diporto che per altre motivazioni pagherà assai più caro il
carburante rispetto all’anno scorso. Infatti
la benzina nello stesso periodo 2010 quotava a 1.35 al litro mentre
oggi veleggia ad una media di 1.64, grazie sia all’aumento del costo del
Petrolio, all’aumento incredibile della tassazione centrale ed anche
per alcune addizionali regionali, per un conto complessivo di ben 29
cent. in più al litro. Ciò comporta per ogni pieno di 50 Litri, utilizzato per ogni evenienza, un maggior costo di 14.5 Euro di cui ben 4 Euro andranno in maggiori tasse. Sull’anno
e sui consumi attuali ciò significa maggiori costi diretti per gli
automobilisti di 348 euro annui senza contare delle ricadute
inflazionistiche inevitabili ( che comunque si possono già quantificare
in circa 285 Euro annui). Naturalmente
siamo ancora in attesa che si mettano in campo da parte del Governo
misure atte al controllo delle speculazioni e a quelle di
modernizzazione del settore. Per ora questo Governo si è limitato ad
aumentare fortemente la tassazione relativa, con le gravi ricadute che
noi tutti sopportiamo dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
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